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Portopalo di Capo Passero, sospesi i due consiglieri comunali arrestati per concussione

Dalla prefettura di Siracusa è arrivata ieri, 3 febbraio, la sospensione dalla carica per Corrado Lentinello e Rachele Rocca, i due consiglieri comunali di Portopalo di Capo Passero ritenuti responsabili di tentata concussione in danno di imprenditori della provincia nel periodo compreso tra il marzo e l’ottobre 2020.

Lo ha disposto il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto in applicazione della legge Severino. A fare scattare le indagini sui due consiglieri, che all’epoca dei fatti ricoprivano la carica di vicesindaco e di assessore con delega all’Ecologia, sono state le dichiarazioni del sindaco Gaetano Montoneri che ha segnalato «possibili episodi di concussione».

I provvedimenti di sospensione sono conseguenza della decisione del gip del tribunale di Siracusa che, con ordinanza, su richiesta della procura aretusea, ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti dei due. Entrati in Consiglio nel 2018, Lentinello e Rocca sono stati eletti per la lista civica Insieme con Montoneri sindaco. Nella vicenda è coinvolto anche un ex consulente del sindaco.

L’operazione del 2 febbraio è stata condotta dai carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Noto e della stazione di Portopalo di Capo Passero, a conclusione di un’articolata indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche, che hanno permesso di cristallizzare il primo episodio di concussione contestato. Gli indagati, facendo leva sulla posizione ricoperta, secondo l’accusa, hanno richiesto a un imprenditore 10.000 euro per interessarsi alla liquidazione di una fattura di importo doppio (20.000 euro) per lavori in favore del Comune, richiesti dagli stessi indagati su incarico «diretto» e mai proposti dall’ente. La richiesta del 50% dell’importo della fattura ha trovato il netto rifiuto dell’imprenditore, che, sentito dal personale del nucleo operativo di Noto, ha confermato la concussione.

Dopo il primo caso accertato, i carabinieri hanno condotto degli approfondimenti sull’attività amministrativa dell’ente per evidenziare eventuali connivenze tra dipendenti e funzionari. Dall’incrocio dei dati amministrativi, delle risultanze investigative e delle dichiarazioni degli imprenditori entrati in contatto con i tre indagati, sono emersi due ulteriori episodi concussivi. Nel 2020, gli indagati avrebbero chiesto ad un imprenditore edile, in rapporto con il Comune di Portopalo, 2.000-3.000 euro per lavori commissionati e spesati dall’Ente per la manutenzione della zona portuale. Al rifiuto dell’imprenditore di corrispondere il denaro, i tre avrebbero preteso lavori di manutenzione straordinaria, per un ammontare di circa 3.000 euro, di un immobile del compagno dell’indagata, non versando la predetta cifra all’imprenditore al termine dei lavori. Dalla complessa attività di indagine è emerso che i tre indagati non si limitavano a richiedere denaro ai titolari delle attività ma ricercavano anche altri vantaggi per amici e parenti. Sempre secondo quanto affermano gli investigatori, i due consiglieri comunali in carica, tra giugno e settembre del 2020, hanno chiesto al titolare della ditta che gestiva la raccolta dei rifiuti urbani di dare incarichi privilegiati a tre dipendenti, tra cui il compagno dell’indagata, prospettando all’imprenditore gravi penalità contrattuali in caso di mancata adesione alla richiesta. E ancora, tra marzo e giugno 2020, per agevolare il fratello di uno degli indagati, i tre amministratori avrebbero minacciato un altro imprenditore, affinché prima assumesse l’uomo con uno stipendio di 500 euro mensili a fronte di una sola ora di lavoro al giorno, e successivamente, gli elevasse il salario a 900 euro mensili, sempre per lo stesso orario di lavoro. Al rifiuto, uno dei tre indagati avrebbe addirittura minacciato fisicamente l’imprenditore.

Nel video la dichiarazione rilasciate il 2 febbraio dal comandante della compagnia di Noto dei carabinieri, il capitano Federica Lanzara

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