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«Non ci prenderete mai», avevano scritto: invece, i due imbrattatori di Pachino sono stati scoperti

I carabinieri della stazione di Pachino hanno individuato e denunciato i responsabili dell’imbrattamento di due autovetture di servizio della polizia municipale. Sono due giovani ritenuti responsabili anche di altri fatti analoghi perché avrebbero «colpito» anche l'autovettura di un cittadino e i muri di un istituto scolastico della zona dove avevano scritto «Non ci prenderete mai».

Previsione non rispettata, anche perché i carabinieri hanno trovato un video in cui i due si erano ripresi mentre sporcavano il muro forse con l’intento di pubblicarlo sui social. Punto di svolta per l’identificazione il vestiario indossato, ritrovato in loro possesso. Oltre al telefono e ai vestiti, i carabinieri hanno sequestrato anche le bombolette spray adoperate.

Dopo lo sfregio alle auto dei vigili urbani,  il sindaco Carmela Petralito aveva detto che «Pachino deve venir fuori da una spirale crescente e molto preoccupante di violenza, che non può essere sottovalutata dagli organi competenti. Già un paio di mesi fa, dopo la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che il prefetto Giusi Scaduto aveva sollecitamente convocato a seguito del mio grido d’allarme, avevo scritto al ministro dell’Interno per rappresentare la difficile situazione in cui si trova Pachino per quanto riguarda la tutela della legalità e per sollecitare un incremento della presenza delle forze dell’ordine, a cui va sempre la piena riconoscenza di tutta la comunità per quello che fanno, pur in circostanze non semplici».

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