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Rifiuti, il sindaco di Priolo: "Lucarelli? Serve cambio passo dei Comuni siracusani"

"Dico con molta franchezza che la polemica sollevata da Selvaggia Lucarelli sul suo soggiorno a Vendicari, in territorio di Noto, per i disservizi della villa affittata, dell'immondizia da smaltire, dei black out continui, il botta e risposta con il sindaco Corrado Bonfanti, la ritengo abbastanza stucchevole, anche se può esserci un fondo di verità. Ma i problemi non si risolvono a colpi di spot, ma trovando le soluzioni nelle sedi istituzionali". Parola di Pippo Gianni, sindaco di Priolo, più volte parlamentare regionale e nazionale e componente in passato della Commissione di vigilanza della Rai.

"La Lucarelli si è fatta forte della sua popolarità - aggiunge Gianni - per mettere alla berlina una Sicilia che non sa fare turismo, nè sa accogliere i turisti. Ci può anche stare, ma voglio dire a tutti i sindaci della provincia di Siracusa, a cominciare da quello di Noto per finire a chi verrà eletto prossimamente a Rosolini e Pachino, che serve un cambio di passo". "Nella zona sud della provincia di Siracusa - osserva - in questi giorni ci sono centomila vacanzieri. Tra turisti e chi decide di trascorrere le ferie nelle proprie zone di origine. E' risaputo che la Sicilia è sempre in emergenza sullo smaltimento dei rifiuti ed allora tocca a sindaci del Siracusano cominciare a spingere per la costruzione dei termovalorizzatori. Impianti per bruciare i rifiuti esistono nelle città italiane e nel mondo. Ritengo che la costruzione di questi 'fabbriche' in Sicilia siano il toccasana alla crisi dei rifiuti. Basta con l'ostruzionismo e le lotte di campanile. Si realizzino, punto e basta".

Pippo Gianni parla anche della rete elettrica deficitaria, in Sicilia, così come in provincia di Siracusa. "A fronte di una popolazione che d'estate si quintuplica come si può pretendere che la potenza delle centrali elettriche siano in grado di sopportare migliaia di condizionatori d'aria che sono in funzione 24 ore su 24? Tocca ai sindaci ed alla Regione Siciliana chiedere al governo nazionale nuove e moderne infrastrutture. In mancanza di questi strumenti, pensare ad un turismo d'élite è solo eufemismo. Così restando ci dovremo accontentare degli spostamenti degli indigeni. E ogni estate ci sarà sempre una Lucarelli di turno" , conclude.

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