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Siracusa, Pd: prove di dialogo tra Renziani e Area Dem

Le due componenti cercano di superare i “motivi” che li hanno divisi. L’appello del deputato regionale Di Marco: «Nessuno venga mortificato»

SIRACUSA. Dopo le dichiarazioni di intenti, le disponibilità, la condivisione che nel Pd siracusano occorre muoversi guardando alla meta dell’unità, c’era l’illusione o magari la speranza che qualcuno facesse passi concreti in questa direzione. Ma il dialogo nei fatti riparte con grande lentezza. Sia nell’area Cuperlo che tra i renziani ci sono ”concessioni” che è difficile solo ipotizzare. E così il rischio è che ognuno dei contendenti resti arroccato nelle proprie posizioni. Potrebbe invece ”smuoversi” qualcosa nei rapporti tra renziani e «Area Dem». Una componente quest’ultima a cui fanno riferimento un deputato nazionale, Sofia Amoddio, ed un deputato regionale, Marika Cirone Di Marco, che dovrebbe assumere una posizione più ”organica” rispetto alla propria area di riferimento, quella appunto dei renziani. Fino adesso le posizioni tra renziani e «Area Dem» sebbene unitarie a livello nazionale, sono apparse ”assai” distanti nel siracusano.

Con i «Dem» che hanno sempre privilegiato i rapporti con l’area Cuperlo di Pippo Zappulla e Bruno Marziano. E l’elezione di Carmen Castelluccio a segretaria provinciale del Pd è stato il coronamento di questa alleanza o intesa che dir si voglia. Qualcosa però sembra adesso possa scricchiolare. Le nomine all’Ias, sebbene l’area Cuperlo si sia dichiarata estranea a qualunque tipo di trattativa, sarebbe risultata ”indigesta” anche all’«Area Dem». E sempre i «Dem» avrebbero deciso di ”rallentare” sulla definizione dei nuovi organismi cittadini del Pd. Un rallentamento che non sarebbe invece piaciuto all’area Cuperlo.  Secondo quanto è dato sapere una parte dell’«Area Dem» reputerebbe ”inopportuna” la chiusura sugli organismi cittadini in un momento in cui si tenta di riallacciare il confronto.

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