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Zona industriale in crisi, il grido d'allarme di Confindustria Siracusa: chiesti sostegni al Governo

L'Isab di Priolo

Le sanzioni da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti alla Russia stanno creando non pochi problemi al polo industriale di Siracusa e, in particolar modo, alla Lukoil. "A causa delle sanzioni, alcune aziende si vedono negare la fornitura di servizi e parti di ricambio essenziali ai fini della produzione", è il commento del presidente degli industriali di Siracusa, Diego Bivona.

Per questo motivo, il numero uno di Confindustria Siracusa richiede "un intervento urgente da parte del Governo, con particolare riferimento al Ministero dell'Economia e Finanza, prima che il danno indotto diventi irrimediabile per la chiusura di aziende grandi, medie e piccole".

Oggi (28 marzo), nel corso della riunione del Consiglio Direttivo di Confindustria Siracusa, convocato d’urgenza, è stato costituito il comitato di crisi e lanciato un "alert" ai Governi nazionale e regionale. "Siamo molto preoccupati - per ciò che riguarda Isab Lukoil", ha tenuto a sottolineare Bivona durante il suo intervento.

"Pur non essendo interessata dalle sanzioni imposte nei confronti della Russia -. ha aggiunto - , vede minacciato il regolare svolgimento della propria attività imprenditoriale con ingiustificate interruzioni delle operazioni commerciali".

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