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«Sconto di 30 centesimi sul carburante a Priolo», la proposta del presidente del Consiglio comunale

PRIOLO. Uno sconto di trenta centesimi al litro sul prezzo del carburante da riconoscere ai cittadini di Priolo. È’ quanto contenuto in una mozione di indirizzo politico che è stata redatta dal presidente del Consiglio comunale di Priolo, Beniamino Scarinci, e che dovrà essere approvata dall’aula nei prossimi giorni. La delibera verrà quindi inviata al premier Matteo Renzi, al ministero dell’Interno, al presidente della Regione e all’Ars, alla Prefettura ed ai deputati nazionali e regionali siracusani.

La delibera propone l’istituzione di un fondo per la riduzione del prezzo alla pompa per i carburanti raffinati da impianti presenti sul territorio provinciale. «Il Consiglio comunale di Priolo - ha spiegato Scarinci - chiederà attraverso questo provvedimento che sia riconosciuta alle famiglie che abitano a Priolo da almeno tre anni, ed abbiamo stimato in 4 mila, una riduzione sul prezzo dei carburanti di 30 centesimi al litro fino ad un massimo di mille litri annui per ciascun nucleo familiare. Questo è un provvedimento che è stato pensato come una sorta di compensazione per i disagi che la popolazione priolese subisce in termini ambientali, di salute e lavoro».

L’agevolazione si potrebbe realizzare, così come spiegato dal presidente del Consiglio comunale, attraverso il rilascio di una card magnetica ad ogni capo famiglia priolese che ne potrebbe fare uso nei distributori che aderirebbero a questa iniziativa e sarebbero quindi dotati di apposito lettore delle card.

Dall’analisi dei dati dei tributi comunali derivanti dall’attività industriale, riferiti al triennio 2012-2014, indicati dal presidente del Consiglio comunale, si evidenzia un decremento delle disponibilità di risorse per il Comune,passate da 14 milioni 100 mila euro a 10 milioni 500 mila euro, risorse che vengono destinate all’erogazione di servizi e alla realizzazione di opere, a fronte di un introito per lo Stato, in termini di accise sui carburanti, per 350 milioni di euro l’anno, pari a 28 milioni di euro al mese. «Da questa situazione - ha spiegato Scarinci - ne è derivato che il Comune ha subito una minore entrata di quasi quattro milioni di euro che sono di fatto tradotti in diminuzione o limitazione dei servizi per i cittadini».

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