
La morte di Nicolas Lucifora, a soli 17 anni, ha sconvolto un’intera comunità nel giorno di Pasqua. Il sindaco di Francofonte, Daniele Lentini, ha firmato un’ordinanza per annullare tutte le manifestazioni culturali e religiose che si svolgeranno questa sera e domani, giorno di Pasquetta.
L'ordinanza prevede, inoltre, il divieto di organizzare o svolgere qualsiasi manifestazione di festa per l'intero arco di tempo in cui il provvedimento è in vigore. Anche l'arcidiacono di Francofonte, Luca Gallina, ha espresso il suo profondo cordoglio per la tragica scomparsa del giovane. In un comunicato, l'arcidiacono ha sottolineato il dolore della comunità ecclesiale di fronte a questa inaspettata e dolorosa perdita, invitando tutti alla preghiera e alla vicinanza alla famiglia in questo momento di immenso dolore.
Intanto, i carabinieri della compagnia di Augusta e della stazione di Francofonte stanno lavorando per ricostruire esattamente la dinamica dell’alterco e dell’aggressione tra i due. Sono state acquisite le immagini del sistema di video sorveglianza dei negozi di via Nastro Azzurro e ascoltato amici e conoscenti che al momento dell’omicidio si trovano all’interno e all’esterno del pub. Il ventunenne autore dell’omicidio è in stato di fermo in attesa che il magistrato della Procura si pronunci.
«Riposa in pace piccolo dovremmo chiedere scusa tutti noi genitori – ha detto un’amica della famiglia Loredana Ruisi - il mancato controllo dei nostri figli per il mancato controllo in questo piccolo paese da parte di tutti».
«Oggi doveva essere un giorno di festa, un momento di pace e di speranza – ha aggiunto Irene Pernagallo - . Invece, il dolore ha preso il posto della serenità. Un ragazzo di soli 16 anni è stato strappato alla vita, accoltellato in un luogo dove tanti di noi passeggiano, dove ci si sente "a casa". Non lo conoscevo, ma il mio cuore è andato subito alla sua mamma, a quella famiglia che oggi vive un dolore inconsolabile. Non c’è parola che possa colmare quel vuoto, ma c’è la vicinanza, anche silenziosa, di chi sente questa tragedia come una ferita collettiva. Mi chiedo dove sia finita la sicurezza, come sia possibile che un giovane perda la vita così, in un attimo, senza che nessuno riesca a fermare tutto questo. Non possiamo restare indifferenti. Non possiamo accettare che la paura prenda il posto della normalità. Serve più presenza, più attenzione, più umanità».
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