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Tentato omicidio a Noto: fermato presunto autore, indagini su faida all'interno comunità dei "caminanti"

I carabinieri hanno posto in stato di fermo per tentato omicidio in concorso continuato, porto abusivo di armi, minacce, danneggiamento Umberto D'Amico, 48 anni, di Noto, nel Siracusano. Secondo i militari sarebbe stato uno dei protagonisti dello scontro a fuoco avvenuto sabato scorso, tra via Cherubini e Ronco Paisiello a Noto.

L'ennesimo scontro tra le comunità dei "caminanti", per rancori e dissidi tra famiglie e presunte maldicenze su alcune donne della comunità. D'Amico, che era stato individuato dai carabinieri, si è consegnato spontaneamente, accompagnato dal legale di fiducia. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, grazie anche ai filmati di videosorveglianza, sabato almeno due persone si sono affrontate a colpi d'arma da fuoco: alle 8.25 un'auto con a bordo due uomini è giunta nei pressi di un'abitazione dove risiede una famiglia appartenente alla comunità dei "caminanti" e il passeggero ha esploso con un fucile a doppia canna quattro colpi in direzione della casa.

Nel frattempo gli avversari, al momento non identificati, hanno risposto al fuoco con una pistola calibro 9, i cui colpi hanno forato i vetri della finestra della camera da letto e da pranzo di una vicina abitazione dove vive una sessantenne che per puro caso non è stata colpita. Quindi l'auto è fuggita via.

I carabinieri hanno individuato D'Amico ed hanno effettuato 41 perquisizioni domiciliari e personali indirizzate in massima parte tra le lussuose abitazioni degli appartenenti alla comunità dei "caminanti", e controllato 160 persone a bordo di 96 autoveicoli, alla ricerca di armi clandestine e del soggetto indiziato del delitto che sentendosi braccato ha deciso di costituirsi.

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