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Sparatoria a colpi di fucile a Pachino: giovane ricoverato al Cannizzaro

SIRACUSA. Ancora una sparatoria a Pachino. Un giovane di 29 anni è stato colpito alla spalla, e si trova ricoverato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.

Ieri sera, intorno alle 22.30, è stato esploso un colpo di fucile in via Mascagni contro un Citroen Berlingo che si trovava parcheggiato. All'interno due uomini che stavano discutendo: un extracomunitario che si trovava alla guida, secondo gli investigatori riconducibile ad uno dei due gruppi criminali che hanno dato vita ad una faida sanguinosa, ed il ventinovenne che sembra invece estraneo allo scontro tra clan rivali. Quest'ultimo è stato colpito dal colpo di fucile sparato da una motocicletta sulla quale si trovavano due uomini.

La polizia ha effettuato i rilievi sul posto. I carabinieri avrebbero individuato due persone sospette che vengono in questo momento inmterrogati nella caserma di Pachino.

Sono stati posti in stato di fermo con l'accusa di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma Emanuele Matarazzo, 42 anni, e Gabriel Segovia, 20 anni. I carabinieri li hanno trovati poche ore dopo il ferimento avvenuto ieri sera intorno alle 23 in via Tevere a Pachino. I due fermati, con il volto incappucciato e a bordo di una moto da cross, hanno esploso due colpi di fucile in direzione di una Citroen Berlingò parcheggiata in strada con a bordo un cittadino algerino, proprietario del mezzo, ed il ventinovenne.

Il giovane ha riportato delle ferite al busto ed al capo, ed è stato trasferito all'ospedale Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni non sono gravi. I carabinieri, grazie alla descrizione e ad alcuni riscontri, hanno individuato subito i due sicari. Segovia è stato rintracciato per le vie del paese mentre rientrava nella sua abitazione mentre Matarazzo è stato rintracciato alle prime ore dell'alba in un casolare abbandonato di campagna. Quest'ultimo è il padre di Luca, uno de tre giovani fermati per l'omicidio di Paolo Forestieri il 28 marzo scorso. I carabinieri hanno anche trovato la moto utilizzata e il fucile a canne mozze calibro 12 con matricola abrasa con cui sono stati esplosi i colpi. I fermati sono stati trasferiti nel carcere di Cavadonna.

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