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Ortigia Film Festival, a soli 23 anni Matilda De Angelis è madrina dell'evento

Un talento per la musica, oltre che per la recitazione. Il Nastro d’argento per 'Veloce come il vento'.

La vocazione per i ruoli da bad girl e la consacrazione internazionale quest’inverno, eletta Shooting Star Italiana al Festival di Berlino 2018. Matilda De Angelis, l’Ambra della fiction di Rai1 'Tutto può succedere', debutta come madrina al decimo Ortigia Film Festival, il Festival Internazionale del cinema di Siracusa, diretto da Lisa Romano con la consulenza artistica di Paola Poli, in programma dal 9 al 15 luglio.

«Io madrina a un festival a 23 anni, chi l’avrebbe mai pensato? - scherza la De Angelis -. No, non mi ispiro a nessuno. Ma il mio mito personale fino alla morte è Cate Blanchett. Inarrivabile in 'Blue Jasmine'».

Tra la preapertura con Marco Giallini, la mostra 10 anni di O.F.F e oltre 100 anni di cinema e un presidente di giuria come Rachid Benhadj per la sezione opere prime e seconde, proprio al termine di un lungo inverno segnato dalle denunce di Hollywood, il caso Weinstein e il movimento #metoo, quest’anno l'Ortigia Film Festival sceglie soprattutto di guardare al femminile e al tema della parità di genere.

Anche con la nuova sezione Cinema Women, che apre all’internazionale con opere di tre giovani registe provenienti da Svizzera, Ucraina e Tunisia: Falling di Marina Stepanska, Contro l’ordine divino di Petra Biondina Volpe e La bella e le bestie di Kaouther Ben Hania.

«Se penso alla mia esperienza in particolare, so di esser cresciuta in una famiglia illuminata - racconta la De Angelis, tra le firmatarie in Italia di Dissenso Comune - La parità di genere era un punto fondante. Non sono mai esiste cose tipo 'tu fratello maschio puoi, tu sorella femmina nò. Ed è lì, secondo me, dall’ambiente di casa, che parte tutto. Parlare di questi temi è importante. Quando sei un personaggio pubblico hai la possibilità di arrivare a una platea molto più ampia, farti sentire dalla casalinga, come dal fruttivendolo o il medico. Quello che non mi piace però - prosegue - è che finché si parla di donne bianche, ricche e potenti la gente si scandalizza. Quando invece sono donne dall’altra parte del mondo, stuprate mentre cercano di scappare dal loro paese in guerra, allora si gira la testa dall’altra parte. Dobbiamo uscire dal nostro microcosmo, andare oltre la passerella. Non parlare solo di Hollywood, Asia Argento o Weinstein, ma di tutte le donne del mondo. Sperando che magari il proprietario di un’azienda si ponga delle domande, vada a vedere come sono trattate le proprie impiegate».

Intanto, dalla pilota di rally di 'Veloce come il vento' alla ragazza che si spoglia sul web di 'Youtopia', la De Angelis sembra proprio avere una passione per i ruoli da 'cattiva ragazza'.

«In verità vengo scelta per queste parti. Forse do quest’impressione, ma ne sono fiera - commenta - Credo siano lati molto veri delle donne di oggi, indipendenti, padrone delle proprie scelte».

In un’estate ricca di impegni tra un film ("di cui non posso dire nulla"), le nuove puntate di 'Tutto può succedere' su Rai1, dove, assicura, «per Ambra non filerà tutto liscio, ora arriva la bomba», sarà anche tra gli ospiti del Festival di Giffoni ad accompagnare 'Vita spericolata', il nuovo film di Marco Ponti in cui interpreta un’attrice disperata in declino. E la De Angelis, un popolo da 127 mila follower su Instagram, con il successo che rapporto ha?

«Molto tranquillo. Voglio dire, non sono stata investita da una bomba atomica ingestibile di popolarità - risponde - Mi chiedo spesso come vivano le teen idols. La mia di vita è molto simile a quella di prima».

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