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Diandra, la siracusana allevatrice per rimanere in Sicilia: "Sveglia all'alba e sacrifici"

Diandra Matera

Far rivivere le aziende familiari, soprattutto quelle dei nonni, per rimanere in Sicilia.

Sono tanti i giovani che decidono di lavorare in agricoltura facendo rinascere le imprese dei loro avi ed è questo l’obiettivo di Diandra Matera, 31 anni di Sortino (Sr) allevatrice Coldiretti di vacche da carne.

Il diploma di agraria le è servito come base di partenza perché l’imprenditrice ha sempre saputo che la sua vita voleva svolgerla nell’azienda creata dal nonno nel 1978 dove passava ogni momento libero dalla scuola.

"Oggi mi ritrovo a capo di un’impresa con 14 vacche limousine, una delle migliori razze che ho voluto fortemente - afferma- . Sono capi originali e questo significa lavorare con qualità".

Alle 6 è già al lavoro per portare al pascolo i suoi animali. "Prima di tutto - aggiunge - sfamo i vitellini, pulisco e sistemo le stalle, e poi si va al pascolo. Stesso programma la sera quanto si rientra. Accanto a questa attività c’è la cura dell’orto e dell’oliveto. Quello degli allevamenti è un mondo prettamente maschile - sottolinea – e per me significa doversi confrontare e cercare di fare il più possibile da sola per dimostrare prima di tutto a me stessa che posso farcela. Non cambierei questo lavoro con nessun’altro – conclude l’imprenditrice –. Non solo perché sto sempre all’aria aperta, ma soprattutto perché ho investito nella mia Regione".

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