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Pd, si consuma la spaccatura al Comune di Siracusa

SIRACUSA. Cinque consiglieri del Pd non parteciperanno alla direzione cittadina di domani e il presidente del Consiglio comunale Santino Armaro si dice “disponibile” a lasciare il suo incarico, pur di ricompattare il Pd.

Tutti non hanno dubbi la direzione cittadina di domani, senza il sindaco Giancarlo Garozzo, non va fatta, perché “sarebbe un gesto di rottura – ha chiarito Armaro - e non di dialogo”. Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’area che fa riferimento al primo cittadino: non hanno affatto gradito la volontà di convocare la riunione e anzi criticano ciò che si sta verificando ancora una volta nel partito.

“Se c’è una classe dirigente seria e responsabile nel Pd – ha sottolineato Armaro –questo è il momento di dimostrarlo. Garozzo, sindaco del Pd, ha dato la sua disponibilità ad azzerare la giunta con l’obiettivo di recuperare i rapporti con l’intero Pd e di rilanciare l’amministrazione da un punto di vista politico e programmatico che porti all’elezione del 2018 con la sua candidatura. Serve quindi un accordo di alto profilo politico e programmatico per recuperare il rapporto con tutto il Centrosinistra”. Ma Armaro va oltre chiedendo anche “l’azzeramento degli organismi cittadino e provinciale, che sono il frutto di un accordo a tavolino e non di un congresso”. Per questo si dice pronto lui stesso a fare un passo indietro, a dimettersi da presidente del Consiglio “se questo serve a ricompattare il Pd e la maggioranza consiliare di Centrosinistra che mi ha eletto”.

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