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Siracusa, la direzione provinciale del Pd sfiducia il sindaco Garozzo

SIRACUSA. La direzione provinciale del Pd,  alla presenza del segretario regionale, Fausto Raciti e del  presidente regionale del Partito Giuseppe Bruno, sfiducia il  sindaco Giancarlo Garozzo.  Su 106 aventi diritto al voto, 59 sono stati i votanti presenti  in sala: alla fine  58 voti favorevoli alla relazione del  segretario provinciale Alessio Lo Giudice e un solo astenuto, il  vice segretario Michelangelo Giansiracusa.

I renziani di Garozzo  hanno lasciato la sala prima della votazione.   Eppure Bruno sostiene il primo cittadino: «Piena fiducia in   Garozzo pezzo importante del Pd siciliano, e alla sua  amministrazione che tanto bene sta amministrando. Qualcuno  pensava di indebolire l'amministrazione e non si è reso conto  che esce indebolito soprattutto il partito spaccato in due».   Garozzo ha commentato: «Al di là del fatto che un segretario  provinciale mediocre si è preso la responsabilità di spaccare  esattamente in due il partito, non posso che stigmatizzare il  solito metodo (a questo punto è vizio), quello di barare,  portando e imponendo in maniera come sempre scomposta un nuovo  elenco degli aventi diritto al voto  non concordato con nessuno.  Da 3 anni vado dicendo che prima viene la città e poi il Pd.  Esattamente quello che ha detto Renzi, riferito all'Italia,  domenica a Catania».  A far discutere erano state alcune dichiarazioni del sindaco in  direzione provinciale. Garozzo ha puntualizzato: «Nell'ambito di  un ragionamento articolato, ho voluto porre quasi un  interrogativo chiedendomi: non vorrei che domani qualcuno si  dovesse giustificare per aver portato all'interno del Pd gente  che ha rapporti con la criminalità organizzata».

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