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Augusta, tensione alta sul prestito di 8 milioni

AUGUSTA. «Oltre ai 9 milioni presenti nelle casse del Comune al 31 dicembre 2014, dobbiamo trasferire all' organo straordinario di liquidazione anche i restanti 6 milioni di cassa, mentre l' anticipazione di liquidità dei quasi 8 milioni di euro che riceveremo dallo Stato, come Comune sciolto per mafia, servirà a pagare la spesa corrente e le transazioni commerciali».

Così l' assessore al Bilancio e vicesindaco diAugusta, Giuseppe Schermi, che replica alle dichiarazioni dei giorni scorsi del consigliere di opposizione, Marco Niciforo che aveva criticato la maggioranza grillina che, pur avendo già la disponibilità di altri 6 milioni di euro in cassa, aveva deciso di fare un prestito di 8 milioni con i fondi dei comuni sciolti per mafia.

«L'organo di liquidazione per pagare i creditori ha bisogno di liquidità - aggiunge - una volta che fa le transazioni con i creditori ha 30 giorni di tempo per versare le somme. Da qui la necessità di trasferire i 6 milioni che in cassa verranno rimpinguati con gli 8 milioni che, è vero sono frutto di un debito dell' amministrazione, ma -aggiunge- a condizioni particolarmente vantaggiose, che ci consentirà di chiudere con più celerità la procedura di dissesto e di emettere subito la liquidità nei confronti dell' organo di liquidazione in modo da chiudere in tempi rapidi il dissesto».

Con la procedura semplificata che prevede di pagare i crediti al 50%, tranne i cosiddetti privilegiati che dovranno essere versati per intero, i debiti si dimezzeranno e dai circa 30 milioni di debito presunto censito al momento si dovrebbe passare a poco più di 15 milioni. «Sono in circa 300 le istanze dei creditori arrivate - aggiunge Schermi anche fino a qualche giorno fa ne sono arrivate altre, perché i termini non sono perentori fino a quando non si concluderanno i controlli. Siamo stati accusati di non aver fornito l' elenco dei creditori, che non è nostro ma è competenza dell' organo di liquidazione che lo sta verificando. Quando avranno fatto il piano dei riparti sarà un atto pubblico».

Sulla vicenda interviene, inoltre, il consigliere comunale del Pd Giancarlo Triberio che ritiene il prestito «un provvedimento alquanto di scutibile e vessatorio per il Comune, considerando che - dice- tutti i mutui stipulati in passato dall' ente locale augustano erano stati finalizzati alla realizzazione di progetti e pubbliche opere, mentre l' attuale prestito, lungi dal poter ripianare debiti preesistenti, verrà utilizzato per sovvenzionare la spesa corrente e non sarà vincolato ad alcun capitolo di bilancio: l' amministrazione potrà insomma gestire senza ulteriori gravose spiegazioni l' ingente somma di denaro».

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