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Siracusa, il Consiglio «paralizzato» dalle liti

SIRACUSA. Un presidente messo sotto accusa, liti furibonde tra maggioranza e opposizione, risse sfiorate e lunghe sedute che finiscono nel nulla. L’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio, intitolata a Elio Vittorini, sembra ormai ostaggio degli umori dei consiglieri che nelle ultime sedute hanno passato più tempo a litigare che ad approvare provvedimenti e delibere.

Una continua escalation esplosa giovedì con gli insulti rivolti dall’opposizione al presidente del consiglio comunale Santino Armaro e con agenti della polizia municipale ed esponenti dell’assemblea cittadina che hanno dovuto allontanare Salvatore Castagnino dal banco della presidenza. Senza dimenticare le telefonate alla Digos e gli annunci di esposti in Procura, dei quali si è ormai perso il conto.

Mentre il presidente Armaro ha chiesto un incontro con il prefetto Armando Gradone, Castagnino non demorde e alza ancora una volta il tiro. «È inaudito – ha dichiarato il consigliere di ”Siracusa protagonista con Vinciullo” – che Armaro si permetta di parlare di minacce subite. Il presidente del consiglio comunale ha violato la legge dichiarando, in sede di consiglio, che, contrariamente a quanto previsto dai regolamenti, non è obbligatoria la presenza della giunta e dei dirigenti in aula».

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