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Noto, il Consiglio «vara» la tassa di soggiorno

Il via libera al provvedimento è giunto con 11 voti favorevoli della maggioranza. Secco «no» dell' opposizione, Pagano: «Contrari i gestori delle strutture ricettive»

SIRACUSA. Cinque voti contrari, un' astensione, tre assenze: nonostante questi numeri, la tassa di soggiorno - il contributo economico posto a carico dei turisti che pernottano nelle strutture alberghiere di Noto - è riuscita a passare in consiglio comunale con undici voti favorevoli. Ma quanta fatica.

Ad esprimersi favorevolmente è stata la maggioranza del sindaco Corrado Bonfanti, mentre un secco no è arrivato dal fronte dell' opposizione con i consiglieri Cutrali, Bosco, Veneziano, Pagano e Trombatore. A pesare, e anche tanto, c' è stata l' astensione del presidente del consiglio Corrado Figura, che da mesi non fa nulla per nascondere la fine dell' idillio con Bonfanti. Non sarà eccessiva, varierà da uno a due euro a notte per persona, per un massimo di quattro giorni, ma per molti è ugualmente irritante. Ed è stato proprio questo il tema cavalcato dall' opposizione, con Bosco che ha parlato di "città non ancora pronta ad accogliere la tassa", Pagano, secondo cui "un' indagine di mercato ha rivelato come la maggior parte dei gestori di strutture alberghiere sia contraria", e Veneziano che ha liquidato l' argomento con una battuta: «L' introito servirà a finanziare i viaggi di sindaco e assessori in Giappone».

Tassa impopolare? «Lo dice l' opposizione, ma nella realtà non è così -,assicura il sindaco Bonfanti -. La nostra città, ad alta vocazione turistica, è tra le località per cui la legge prevede che possa essere istituita la tassa di soggiorno. E poi sia chiaro a tutti: la nuova imposta non implicherà alcuna riduzione di presenze, tutt' altro. Così, come avviene per tante altre località che l' hanno adottata, assicurerà solo benefici economici alla nostra città».

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