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Siracusa, inchieste al Comune e Garozzo si sfoga: "Ci vogliono delegittimare"

SIRACUSA. Uno sfogo per dirsi «amareggiato, arrabbiato e deluso», per ribadire che non pensa minimamente a lasciare ma «vuole continuare con maggiore determinazione» e per denunciare «una strategia molto precisa volta a delegittimare la giunta sul piano personale e della legalità». Sono parole dure quelle che il sindaco Giancarlo Garozzo utilizza per commentare l’ultima convulsa settimana. «Se quanto attribuito ad alcuni consiglieri dovesse risultare vero non posso che condannarli - dice Garozzo - ma ricondurre i tre consiglieri e i fatti oggetti dell’indagine a responsabilità politiche dell’attuale amministrazione è fuori luogo».

Il primo cittadino difende la giunta da «un attacco abietto condotto dallo stesso sistema di potere che questa giunta ha scardinato», un potere che «non è solo squisitamente politico». «Chi oggi lamenta l’assenza della legalità - ricorda il sindaco - dovrebbe guardare indietro nel tempo, a un sistema di gestione della cosa pubblica che ha affidato servizi milionari senza alcuna gara, nel silenzio colpevole di gran parte della città. Non si può dimenticare che i servizi inefficienti, il disavanzo di amministrazione di 23 milioni di euro, i ponti e le scuole che crollano, le discariche abusive sono ciò che ha ereditato questa amministrazione».

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