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I sindaci dicono sì alle Zone franche montane nel Siracusano

I rappresentanti dei 7 enti locali, riuniti a Sortino, chiedono anche parità di trattamento: non si ripetano le contrapposizioni vissute con l’Imu agricola

Bruno Marziano

SORTINO. Sì alle zone franche montane ma purché ci sia una copertura finanziaria. I sindaci dell'Unione «Valle degli Iblei» non hanno dubbi: la legge che in settimana avrà il parere dalla commissione Attività produttive dell'Ars e che dovrebbe andare in aula nei prossimi giorni supera una fase di stallo che nel tempo si è creata tra i comuni che rivendicano agevolazioni fiscali per ripopolare i centri urbani.

Ma è proprio il rischio che non ci siano risorse a preoccupare maggiormente i sindaci che ieri in occasione del Consiglio dell'Unione in seduta aperta, che si è svolto nella sala consiliare di Sortino, hanno espresso i maggiori dubbi. Da chiarire anche l'ambito territoriale di applicazione della legge: nei mesi scorsi proprio per il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli i sette comuni dell'Unione sono stati differenziati tra comuni montani e quelli parzialmente montani. I sindaci auspicano, quindi, che ci siano chiarimenti su questo aspetto. A illustrare i contenuti del disegno di legge è stato il presidente della commissione Attività produttive Bruno Marziano.

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