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Si complicano gli scenari delle elezioni-bis a Rosolini

Tutto ruota attorno al ruolo di Incatasciato che non potrà andare al ballottaggio

ROSOLINI. Rischio “farsa” per la mini tornata elettorale a Rosolini. Più si avvicina alla data del 15 e 16 marzo, giorni in cui si dovrà ritornare alle urne nelle sezioni “2” e “16” per eleggere il sindaco, più cresce a Rosolini il nodo rappresentato dal candidato sindaco Pippo Incatasciato che, in virtù del “principio di conservazione” sarebbe escluso dalla possibilità di poter effettuare un nuovo ballottaggio con Corrado Calvo.

Bisogna ancora capire, infatti, se un possibile ritiro di Pippo Incatasciato dalle competizioni può comportare l’eliminazione del suo nome dalla scheda elettorale. Una eventualità che lo stesso Incatasciato non sa ancora sciogliere. “Tutto dipende -afferma Incatasciato-, da cosa deciderà la commissione del Tribunale nel momento in cui sarà chiamata ad indire le elezioni. Nel caso in cui il mio nome non potrà essere tolto dalla scheda elettorale si aprono scenari ancora da valutare”.

In pratica anche se Incatasciato volesse ritirarsi, il suo nome potrebbe rimanere inserito nella scheda e potrebbe quindi essere votato, agevolando in questo modo il candidato sindaco Corrado Calvo. Infatti si potrebbe verificare che, per vincere al primo turno, tutti i fedelissimi dell’ex sindaco Calvo decidano di far votare Incatasciato per poter ottenere subito la vittoria. Infatti, nel caso in cui Pippo Incatasciato dovesse arrivare al ballottaggio, non potrebbe più ritirarsi non solo per quanto sancito il ballottaggio è stato già effettuato nel 2013 ma anche in virtù degli effetti di una legge regionale, la numero 19 del 2013.

“Questa legge regionale -afferma l’ex vice presidente del consiglio Giorgio Spadaro-, sancisce che è stata esclusa la possibilità di rinunciare alla candidatura per i candidati alla carica di sindaco ammessi al ballottaggio cosicché è legittima la decisione del Prefetto di procedere alla votazione di ballottaggio anche in presenza di espressa rinuncia ufficializzata da entrambi i candidati, così come è già stato sentenziato dal Tar delle Calabria il 26 ottobre del 2004”. La mini tornata elettorale a Rosolini, quindi, rischia di diventare una “farsa” nonostante oggi gli altri candidati a sindaco, Giovanni Giuca e Pinello Gennaro, stiano cercando di creare le basi per poter competere a pieno titolo in queste elezioni. La presenza del nome di Pippo Incatasciato nella scheda elettorale rimane un modo concreto per Corrado Calvo di poter evitare il ballottaggio.

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