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Siracusa, Comune e Caritas al fianco dei bisognosi

SIRACUSA. Caritas diocesana e Comune insieme per aiutare decine di famiglia che vivono praticamente in mezzo alla strada. Si chiama «housing firt» il progetto con il quale il Vermexio e la Caritas cittadina, cercheranno di affrontare la grave emergenza abitativa che ha colpito molte famiglie anche in città.

«Siracusa – ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche sociali Giovanni Sallicano – sarà la prima città in Sicilia che applicherà questo nuovo modello per sostenere soggetti e famiglie bisognose». Attualmente sono più di 150 gli sfratti esecutivi in città e almeno 40 i nuclei familiari in grandissima difficoltà, con situazioni al limite come persone costrette a dormire in macchina.

«Per il 2017 – ha proseguito l’assessore Sallicano – saranno stanziati 40 mila euro, metà dal Comune e metà dalla Caritas. Con queste risorse contiamo di poter dare un aiuto concreto ad almeno una decina di famiglie, forse dodici». Si tratta dunque di un primo passo, considerati gli alti numeri delle persone bisognose, con la speranza, come spiegato dallo stesso assessore e dalla Caritas, guidata da Filippo Virrauel e da padre Marco Tarascio che si possa poi aumentare l’entità delle somme messe a disposizione per il progetto. L’iniziativa sarà dunque rivolta in particolare a persone che hanno ricevuto uno sfratto esecutivo o sono senza abitazione.

L’assessore alle Politiche sociali sottolinea poi un altro aspetto del progetto lanciato insieme alla Caritas. «Non si tratterà di mero assistenzialismo – ha proseguito Sallicano – perchè queste famiglie saranno seguite anche quando saranno inserite nel progetto. Noi vogliamo, ad esempio, che se ci sono figli i genitori garantiscano che i ragazzi vadano a scuola. Questo contributo deve essere visto come uno stimolo a rimettersi in sesto e riprendere in mano ciascuno la propria vita».

Ai componenti dei nuclei familiari potrà anche essere chiesto di effettuare attività di volontariato per la Caritas proprio nell’ottica di un reinserimento nella società. La Caritas, oltre a seguire a vicino le famiglie, cercherà anche, dove possibile, di sostenere le spese per le utenze. Di fatto, insomma, Comune e Caritas faranno squadra nel tentativo di dare un po’ di respiro alle famiglie.

«L’abitazione – ha dichiarato padre Marco Tarascio, vicepresidente della Caritas diocesana – ricopre un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di ciascuno ed è anche un tassello fondamentale nella strada verso l’inclusione sociale. L’obiettivo del progetto è proprio quello di cercare di fornire alle persone un’opportunità di inclusione fornendo loro gli strumenti per esempio per pagare l’affitto di una casa. Tutto questo percorso è però possibile solo se ciascuno fa la propria parte, solo attraverso una cultura della corresponsabilità». A spiegare il ruolo della Caritas è stato proprio don Marco Tarascio. «L’iniziativa – ha spiegato il parroco di San Metodio – non si fermerà solo all’assegnazione di un contributo ma prevederà l’accompagnamento di queste famiglie lungo un percorso che speriamo le aiuti a riacquistare la propria autonomia e indipendenza economica. Saranno proprio queste persone a cercare l’alloggio per il quale riceveranno il contributo. Ritengo questa sia una iniziativa fondamentale anche perchè bisogna rendersi conto che in città sta crescendo la tensione sociale proprio per le tante persone in grande difficoltà».

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