Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Scarti di petrolio, ad Augusta terza commessa

SIRACUSA. Arriverà domenica ad Augusta, dopo i due carichi di 15 mila e 7.500 tonnellate di gennaio e febbraio scorso, un' altra nave - la Interlink party- con a bordo circa 11 mila e 500 tonnellate di petcoke destinato al pontile della cementeria "Buzzi Unicem".

E Legambiente scende di nuovo in campo e chiede ancora alle amministrazioni comunali e, in particolare, a quella megarese di opporsi con la "messa al bando" del petcoke anche attraverso l' adozione e l' applicazione di un piano regionale della qualità dell' aria.

"Solo grazie ad una legge del governo Berlusconi nel 2012 per salvare la raffineria Eni di Gela -dice Enzo Parisi, di Legambiente- quello che era allora classificato come rifiuto è diventato un combustibile. Checchè ne dicano i suoi strenui difensori il petcoke, assieme al carbone, è uno dei combustibili fossili più inquinanti e tra i maggiori corresponsabili dei cambiamenti climatici. Le stesse cementerie giustificano la richiesta di impiegare il Css (combustibile solido secondario derivante dal trattamento dei rifiuti) in parziale sostituzione del petcoke proprio per migliorare le loro emissioni e contribuire al raggiungimento dell' obbiettivo nazionale di riduzione dell' anidride carbonica, come la Buzzi Unicem di Vernasca (Pc) che ha risparmiato 60.000 tonnellate di CO2 all' anno in at mosfera sostituendo i 35.000 tonnellate di petcoke, con circa 54.000 tonnellate di Css".

DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI SIRACUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

Caricamento commenti

Commenta la notizia