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Priolo, l'allarme degli operai: "Non c'è più lavoro"

PRIOLO. «Qui a Priolo siamo tagliati fuori da qualunque progetto relativo ai lavori socialmente utili, per noi nessun reinserimento è possibile». La denuncia è di un ex operaio metalmeccanico Mario Caltabiano che dopo oltre venticinque anni di lavoro nell' indotto dell' area industriale, si trova adesso senza alcun sostegno al reddito e con una famiglia da mantenere.

«Sono uno dei tremilacinquecento disoccupati che vivono a Priolo la drammaticità del quotidiano - ha detto Caltabiano - ci troviamo a ridosso del polo petrolchimico più grande d' Europa, ma non c' è più spazio per chi ha superato i 50 anni. Nelle ultime fermate dell' area industriale non c' è stato alcuno spazio per i disoccupati priolesi ed a lavorare nell' indotto sono stati coloro che provenivano da Gela, Palermo e perfino da Napoli. Io ho lavorato per oltre venticinque anni in varie aziende metalmeccaniche, ed ora pur avendo esperienza e professionalità acquisita in diversi anni mi ritrovo senza alcuna occupazione. Tutto questo è inaccettabile».

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