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Accordo anti evasione tra Agenzia delle Entrate e Procura di Siracusa

Nel dettaglio, la Procura della Repubblica, per ciascun contribuente, comunicherà all'Agenzia delle Entrate

SIRACUSA. Raccordare l'operato dell'amministrazione finanziaria con quello dell'autorità giudiziaria nell'ambito della procedura straordinaria di «collaborazione volontaria nazionale  e internazionale» per favorire l'emersione spontanea di capitali illecitamente detenuti all'estero e la regolarizzazione anche degli imponibili sottratti a tassazione in Italia. Questo l'obiettivo dell'intesa siglata a Siracusa da Antonino Gentile, Direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate della Sicilia, e Francesco Paolo Giordano, Procuratore capo del capoluogo aretuseo.

Nel dettaglio, la Procura della Repubblica, per ciascun contribuente, comunicherà all'Agenzia delle Entrate se lo stesso abbia avuto formale conoscenza dell'inizio di un'attività istruttoria penalmente rilevante, specificando i reati per i quali è stata avviata, ovvero la non rilevanza degli stessi in ordine all'ammissibilità della procedura. L'Agenzia delle Entrate, entro trenta giorni dalla data di esecuzione dei versamenti dovuti dal contribuente a esito delle attività dell'ufficio, comunicherà la conclusione della procedura di collaborazione volontaria, per l'utilizzo dell'informazione ai
fini dell'esclusione della punibilità per reati indicati dalla normativa.

L'Amministrazione finanziaria comunicherà anche i nominativi dei contribuenti che producono documenti o riferiscono notizie false. La Direzione regionale della Sicilia ha istituito un gruppo di lavoro per monitorare il flusso delle domande di voluntary, indirizzare l'operato degli uffici e fornire risposte ai professionisti per la risoluzione delle problematiche
maggiormente complesse.

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