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Sortino, l'ultimo apicoltore degli Iblei entra nel patrimonio culturale: è un «tesoro umano vivente»

Sebastiano Pulvirenti porta avanti una tradizione antica che si tramanda da generazioni. Il suo nome si trova adesso nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia

È stato iscritto al Reis, il Registro delle eredità immateriali della Sicilia, l’apicoltore di Sortino, Sebastiano Pulvirenti, maestro fascitraru. Caposcuola e maestro dei fascitrari iblei, è ora nel Libro dei tesori umani viventi. Ha ottantacinque anni ed è l'ultimo maestro di apicoltura della zona.

Ad annunciarlo è Giuseppe Salluzzo, appassionato e studioso del settore: «L’arte del fascitraru era tramandata per generazioni da padre in figlio - spiega - tant’è che anche il nonno Sebastiano Pulvirenti e il bisnonno Santo Pulvirenti erano stati mastri fascitrari. Adesso la sua iscrizione nel Libro dei tesori umani viventi restituisce a Sebastiano Pulvirenti il suo impegno di una vita nello svolgere con amore per le api un mestiere tramandato da padre in figlio in molte famiglie di apicoltori di Sortino, da decenni non più praticato per chi produce miele in quanto gli antichi fascetri di ferula non sono idonei dal punto di vista igienico. A Pulvirenti - spiega Salluzzo - va il merito di avere svolto per una vita questa antica attività e di conservare memoria della apicoltura tradizionale siciliana praticata nei fascetri di ferula come avveniva già in età greca e romana come descrivono gli autori latini (Virgilio, Varrone, ecc.) nelle Georgiche».

Negli ultimi anni. Pulvirenti ha praticato la sua attività per raccontare ai turisti, agli appassionati, ai ricercatori e non fare cadere nell’oblio la storia dell’apicoltura nelle arnie di ferula. «Nel tempo ha istruito alcuni giovani apicoltori, la sua ultima «posta ‘i fascetri» si trovava proprio a Pantalica, vicino alla stazione, in un contesto naturalistico molto simile alla contrada Grottavide, dove ebbe inizio la sua formazione iniziata all’età di 10 anni. Proprio a Pantalica il maestro ha avuto occasione di spiegare, raccontare e fare conoscere questa tecnica a diversi studiosi e ricercatori. Si ricordano - prosegue l'esperto - il professore Pietro Genduso, docente di entomologia all’Università degli studi di Palermo; il professore Mariano August Alber, austriaco apicoltore e docente di apicoltura; Lucia Piana, ricercatrice ed esperta internazionale e titolare di Piana ricerca e consulenza srl, una società di servizi specializzata nel campo dell’apicoltura di Castel San Pietro Terme; Vincenzo Consolo, scrittore, giornalista e saggista italiano; Paolo Uccello, antropologo e poeta italiano e tanti altri. Pulvirenti ha sempre dato una approfondita dimostrazione del metodo antico, mostrando l’apiario e come facevano gli sciami artificiali in antichità, lavorando senza protezione alcuna e dimostrando la docilità delle api nere Sicule molto calme e laboriose», conclude.

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