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La prostituzione nella Palermo del dopoguerra: a Floridia la presentazione di "Malavita"

Serata ricca di spunti, riflessioni e di impegno sociale alla Biblioteca comunale di Floridia, in occasione di "Floridia in Biblioteca", manifestazione dedicata alla letteratura e che ospita periodicamente un autore per la presentazione di un'opera. Ultima in ordine cronologico la presentazione del romanzo "Malavita", scritto dal palermitano Giankarim De Caro, che ha avuto il piacere di conversare con la professoressa Paola Gozzo, appassionata di letteratura e organizzatrice dell'evento insieme alla professoressa Stefania Germenia.

"L'incontro con Giankarim De Caro, autore palermitano al suo debutto con il romanzo "Malavita" è stato anche un'occasione per riflettere sugli ultimi della società. Una riflessione doverosa, soprattutto in periodo natalizio", commenta a margine dell'evento la professoressa Germenia.

"Racconti che nascono dalle testimonianze del padre e in parte ideati dalla fantasia di un autore bambino che ha poi maturato in epoca adulta per trarne fuori un romanzo. Un'opera che tratta un tema crudo ma che non scende mai nel volgare o nella pornografia. Accanto a queste figure femminili, deboli e disatrate, si affiancano degli uomini inetti, spietati, disumani che rispecchiano un quadro sociale che ci tocca da vicino", conclude Germenia.

Il libro tratta di un tema scottante, la prostituzione: le pagine di De Caro narrano la storia di Lucia e di Grazia, madre e figlia, due generazione di prostitute, nella Palermo degli anni 20 e 40. Un romanzo ricco di spunti, di dettagli e di notizie storiche.

"Malavita nasce in un non luogo, in una capanna, nella periferia di una città che è Palermo ma che potrebbe essere Catania o Milano - spiega lo scrittore - appunto perchè ho voluto mettere in luce un tema colpisce tutti. Il maltrattamento delle donne riguarda ogni luogo". Presente all'evento anche la portavoce della sezione di Siracusa di Amnesty International, Adriana Canclini.

 

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