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I depositi di carburante dell'ultima guerra aperti a Siracusa

SIRACUSA. Nella Giornata d’Autunno che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano – con la delegazione di Siracusa, ha dedicato ad una zona militare, sono state più di 800 le presenze che ininterrottamente dalle 10 alle 17 di ieri hanno occupato la vasta area demaniale che negli anni 40 è stata dedicata alla costruzione e alla custodia di un grande deposito di carburante, che sarebbe dovuto servire al rifornimento della piazzaforte di Siracusa e di Augusta, compreso l’idroscalo.

Un chiaro esempio di “Archeologia bellica”, quella situata in viale Santa Panagia, di fatto un impianto mai utilizzato, costruito fra il 1938 e il 1942 con il duro lavoro di militari, operai scalpellini, che scavarono tunnel lunghi 3 chilometri per collegare il deposito al Molo S.Antonio e all’area dell’Aereonautica militare, attraversando il Parco Archelogico della Neapolis.

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