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Tutte le bici elettriche modificate e rese uguali ai ciclomotori: lo sconcertante esito dei controlli a Siracusa e Floridia

I carabinieri ne hanno sequestrato ventuno, sanzioni per 150 mila euro. Il capitano Ricciardi: «Installati congegni che permettono velocità elevate e pericolose». A volte vengono persino rimossi i pedali

Ventuno biciclette elettriche, modificate per aumentarne la velocità, sono state sequestrate a Siracusa e Floridia dai carabinieri, che complessivamente hanno comminato sanzioni per oltre 150 mila euro.

I controlli sono stati eseguiti con il supporto tecnico di personale della Motorizzazione civile. Dalla verifica è risultato che il 100 per cento delle biciclette a pedalata assistita controllate era stato trasformato in ciclomotori, grazie ad un acceleratore o a un potenziometro sul manubrio. Sono quindi scattate le contravvenzioni poiché il codice della strada prevede, nel caso di circolazione su pubblica via, il possesso della patente di guida, l’uso del casco protettivo, l’immatricolazione e quindi la targa e l’assicurazione Rcauto.

I controlli sono stati effettuati giovedì 16 novembre. Le 21 finte bici elettriche sono state sequestrate ai fini della confisca, per ognuna è scattata una sanzione amministrativa fino a 8 mila euro. Per le numerose irregolarità riscontrate sono state sottoposte a una verifica approfondita mediante utilizzo del banco prova velocità della Motorizzazione, grazie al quale è stato possibile stabilire anche la velocità che potevano raggiungere, ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Modifiche queste che, per le caratteristiche strutturali e, soprattutto per l’impianto frenante della bicicletta non capace di supportare tali prestazioni, innalzano esponenzialmente la probabilità di incidenti stradali con il coinvolgimento di pedoni.

Il dato ancor più rilevante è che tutti i mezzi controllati erano dotati di kit clandestini che consentivano ai conducenti di muoversi agilmente per le vie cittadine al pari di veri e propri scooter elettrici, indipendentemente dalla forza muscolare impressa sui pedali che, in alcuni casi, non erano presenti, segno inequivocabile della loro inutilità. «Vengono installati congegni che permettono velocità elevate e pericolose», spiega il capitano Chiara Ricciardi, comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Siracusa.

L’articolo 50 del codice della strada stabilisce la natura dei velocipedi, fissandone condizioni e caratteristiche: «I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare».

Perché quindi si possa parlare di bicicletta elettrica a pedalata assistita è necessario che il veicolo si muova esclusivamente utilizzando i pedali anche nel caso in cui esista un motore ausiliario che faciliti la pedalata. I mezzi in sequestro, invece, potevano percorrere chilometri senza pedalata.

Il servizio, che verrà replicato nelle prossime settimane anche in altre zone della provincia aretusea, è stato commentato con favore da molti passanti, che hanno visto nei controlli effettuati un utilissimo servizio alla cittadinanza.

Nel video le immagini dei controlli e la dichiarazione del capitano Chiara Ricciardi, comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Siracusa

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