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Pugnalata mortale alla moglie, a Siracusa tappezziere condannato all'ergastolo

Naima Zahir, la donna uccisa

La Corte d’assise di Siracusa ha condannato all’ergastolo Massimo Cannone, 45 anni, tappezziere, accusato di aver ucciso con una coltellata la moglie Naima Zahir, originaria del Marocco, nella loro abitazione di Lentini, nel Siracusano, nel marzo dello scorso anno. L’uomo è stato condannato a pagare una provvisionale di 160 mila euro per le parti civili: madre, tre fratelli e una zia della vittima, che si sono costituite con l’avvocato Giuseppe Cristiano.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, guidati dal dirigente Gabriele Presti, Cannone si sentiva oppresso dalla moglie. E così, al culmine della sua rabbia, avrebbe approfittato della distrazione della donna che era sul letto e aveva gli auricolari, per infliggerle una coltellata mortale.

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