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«Sfruttamento dei dipendenti», inchiesta sul 118 a Siracusa

Sono due le persone indagate con l’accusa di sfruttamento dei lavoratori e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, nell’ambito dell’indagine del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Siracusa, con l’ausilio dello Spresal di Siracusa, coordinata dalla Procura di Siracusa.

Secondo i militari, tra agosto 2020 e dicembre 2021, i due dirigenti della Seus in concorso tra loro avrebbero impiegato gli autisti soccorritori (circa 180 dipendenti solo nella provincia di Siracusa) sottoponendoli a condizioni di «sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno; intimidendoli con la contestazione strumentale di illeciti disciplinari in occasione delle segnalazioni di guasti alle ambulanze; instillando la paura di trasferimenti presso sedi di lavoro disagevoli; obbligando loro di prestare servizio su autoambulanze prive dei presidi minimi essenziali per prevenire disastri o infortuni sul lavoro».

Alla società Seus viene contestata la «responsabilità amministrativa degli Enti» in relazione allo sfruttamento dei lavoratori e per l’assenza di modelli organizzativi concretamente attuati ed idonei a prevenire reati. Notificate ai due indagati anche 24 prescrizioni e 21 disposizioni per numerose violazioni al testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro fra cui il mancato mantenimento in efficienza degli indumenti ad alta visibilità, mancato funzionamento del sistema di climatizzazione e degli estintori presenti in alcune ambulanze, presenza di ruggine all’interno del vano sanitario, sistema di ritenzione cinture di sicurezza non funzionante, mancanza sedili vano sanitario, maniglie interne ed esterne dei portelloni di accesso al vano sanitario mancanti e sostituite con cavi d’acciaio.

La replica della Seus

«Le ipotesi di reato contestate alla Seus non riguardano l’attuale amministrazione dell’Azienda. Poniamo la massima fiducia sull’operato delle forze dell’Ordine e della magistratura». Lo afferma Riccardo Castro, neo presidente del Cda della Seus, commentando l’operazione dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Siracusa coordinata dalla locale Procura.

Lionti (Uil): «Fatti inquietanti»

«È sempre inquietante apprendere che vengano contestate a un’azienda, qualunque essa sia, ipotesi di sfruttamento e intimidazioni dei lavoratori e omissione di norme antinfortunistiche. Ancor più inquietante che sotto inchiesta si trovi una società, la Seus, impegnata in Sicilia a svolgere un servizio pubblico essenziale e delicatissimo. Il servizio 118». Lo dice la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, dopo la misura di controllo giudiziario a carico della Seus. «Attendiamo risposte conseguenziali dalle istituzioni politiche regionali. Siamo pronti, nel caso venissero confermate le accuse, a ogni iniziativa sindacale a sostegno e tutela dei lavoratori» aggiunge.

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