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Scavi in un'area archeologica di Siracusa, condannato il titolare di una ditta

Il gup di Siracusa ha condannato a due mesi e 22 mila euro di ammenda il titolare della ditta Costa Saracena S.r.l. per danneggiamento del patrimonio artistico e storico e intervento edilizio in zona sottoposta a vincolo in seguito agli interventi di scavo e di sbancamento effettuati nel giugno del 2020, con l’ausilio di mezzi meccanici pesanti, sul promontorio di Punta Castelluccio, ad Augusta, in parte in aree di demanio marittimo.

Gli altri imputati, tecnici, sono stati rinviati a giudizio per gli stessi reati. I lavori di sbancamento, con profondità fino a 10 metri dal livello naturale, denunciati anche da Legambiente, che adesso è parte civile nel procedimento, hanno stravolto una preziosa area di interesse archeologico e sottoposta a vincolo paesaggistico. A Punta Castelluccio c’è infatti un sito archeologico di grande importanza che comprende un insediamento neolitico, un insediamento e una necropoli protostorica (X-IX a.C.); un’area di rinvenimento di ceramica greca; i resti di strutture murarie e frammenti fittili di età tardo-imperiale; un’area di rinvenimento di età bizantina.

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