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Siracusa, donna muore per il Covid: donati fegato e reni

Medici in sala operatoria, FOTO D'ARCHIVIO

Un prelievo multiorgano è stato eseguito nei giorni scorsi all’ospedale Umberto I di Siracusa su una paziente Covid positiva morta nel reparto di Rianimazione. L’équipe dell’Ismett di Palermo, integrata dal personale di sala operatoria dell’ospedale siracusano, ha proceduto al prelievo di fegato e reni. Lo scrive in una nota Asp Siracusa.

Il processo di donazione è stato gestito dal coordinatore aziendale per i prelievi e i trapianti dell’Asp Siracusa Graziella Basso e dall’équipe dell’unità di anestesia e rianimazione, diretta da Francesco Oliveri, in collaborazione con il Centro regionale trapianti Sicilia. «L’importanza scientifica - spiega Graziella Basso - è molto rilevante in quanto apre la nuova prospettiva di utilizzare organi prelevati da donatori Covid positivi per pazienti selezionati in lista d’attesa, dimostrazione che nonostante la pressione epidemica sul nostro ospedale, l’attività di prelievo continua e non si ferma la solidarietà della comunità siracusana. Ringrazio i familiari - aggiunge - per il loro «sì» alla donazione».

«L’intervento rientra nell’ambito del protocollo stilato dal Centro nazionale trapianti - sottolinea il direttore del reparto di rianimazione Francesco Oliveri - che consente di effettuare trapianti di organi salvavita provenienti da donatori deceduti per altre cause ma risultati positivi al Covid 19». «I trapianti di questi organi - assicura Asp Ragusa - sono stati eseguiti in totale sicurezza, tutti coronati da successo senza riscontrare nemmeno un caso di trasmissione della malattia».

«Il processo di donazione - dice il direttore sanitario aziendale Salvatore Madonia - vede coinvolti medici e infermieri di diversi reparti e servizi dell’ospedale che hanno saputo fare lavoro di squadra condividendo le procedure di sicurezza Covid e a tutti loro va un ringraziamento e sentito apprezzamento». «Siamo vicini al dolore dei familiari che ringraziamo sentitamente per avere scelto di trasformare una gravissima perdita in una opportunità di vita per tante altre persone. Questo prelievo rappresenta un evento di notevole rilievo etico e scientifico - conclude il direttore generale dell’Asp Siracusa Salvatore Lucio Ficarra - che fa onore all’azienda. L’ospedale Umberto I ha dato prova di grande capacità e generosità».

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