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Droga ad Augusta, carabiniere indagato per controlli attestati ma mai effettuati

Per il gip in almeno sette occasioni la pattuglia della quale faceva parte il brigadiere risultava avere effettuato verifiche a carico di persone agli arresti domiciliari, smentite dalle riprese video e dai dati del Gps sull'auto

Un fermo immagine tratto dal video diffuso dai carabinieri in occasione del blitz antidroga compiuto ad Augusta nei giorni scorsi

C'è anche un carabiniere tra i quindici indagati nell’operazione antidroga dei giorni scorsi ad Augusta. Al militare è contestato il falso ideologico in atto pubblico.

Il gip di Siracusa lo ha sospeso dal servizio per dieci mesi. Secondo le indagini, svolte dagli stessi carabinieri, il brigadiere avrebbe scritto falsamente nella relazione di servizio di avere compiuto dei controlli nelle abitazioni di alcune persone che si trovavano agli arresti domiciliari, e poi indagate nell’inchiesta sul traffico di droga.

«In almeno sette occasioni, nel periodo tra marzo e giugno del 2020 - scrive il gip nell’ordinanza - la pattuglia della quale faceva parte risultava avere effettuato dei controlli a carico dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, circostanza questa che appare smentita dalle riprese video che gli investigatori stavano effettuando, ad altri fini, nell’ambito del presente procedimento penale, ovvero dai dati del Gps installato sul veicolo di servizio che conclamava una posizione del mezzo oggettivamente incompatibile con l’attestato controllo domiciliare. Le annotazioni di servizio redatte dal brigadiere - osserva il gip - appaiono dunque ideologicamente false, in quanto attestano azioni e condotte in realtà non poste in essere dal pubblico ufficiale».

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