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Fucili, pistole e coltelli: blitz e sequestri dopo l'agguato tra Noto e Avola

Le armi sequestrate

Trentatrè armi vietate sono state scoperte e sequestrate dai carabinieri durante perquisizioni a Noto, anche in aree definite più periferiche. I controlli da parte delle forze dell'ordine sono stati rafforzati subito dopo l'omicidio di un 17enne appartenente alla comunità nomade avvenuto ad inizio dicembre. Da quel giorno sono stati tantissime i controlli su tutto il territorio. L'ultima perquisizione in ordine di tempo, ha visto l'impiego di 50 militari per cinturare e perquisire un’area rurale in contrada Meti, compresa tra i comuni di Noto ed Avola dove ci sono abitazioni. E proprio da queste perquisizioni sono stati scoperti due fucili ad aria compressa privi di punzonatura e 29 coltelli di genere vietato. È stato anche accertato un allaccio abusivo alla rete elettrica.

Le operazioni di ricerca hanno poi interessato l’area rurale adiacente alle abitazioni, dove sono stati trovati una pistola con matricola abrasa, un fucile modificato e varie munizioni, nascoste in un muretto a secco e in una grotta. Le armi, perfettamente funzionanti e pronte all’uso, saranno inviate ai carabinieri del Ris di Messina.

Denunciate due persone appartenenti alla comunità nomade. Accertamenti sono in corso per verificare eventuali abusivismi edilizi nella realizzazione delle ville perquisite.

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