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Melilli, fermi tre milioni da investire nell'acquapark: scontro fra azienda e Comune

La sede del Comune di Melilli

Un investimento di 3 milioni di euro bloccato. Un’amministrazione comunale e un'impresa che litigano. Avviene a Melilli, nel Siracusano. La denuncia arriva da Bianca Manuela Gennaro, amministratore unico di Acquapark srl, la società che gestisce il parco acquatico in contrada Spalla. Il Comune risponde che è in corso l’accertamento tecnico e che l’amministrazione non accetta pressioni, garantendo che tutto va fatto secondo le regole. Un braccio di ferro con l’azienda che minaccia richieste di risarcimento.

Il progetto, che secondo quanto assicura l’impresa prevede una grande ricaduta occupazionale, sarebbe bloccato da circa nove mesi dal Comune di Melilli che non ha ancora rilasciato l'autorizzazione per l’esecuzione dei lavori. Per l'opera sono necessari interventi complessi con tempi che oscillano tra gli 8 ed i 9 mesi, per cui la società Acquapark, nel febbraio scorso, ha presentato, attraverso una Pec inviata al Comune di Melilli, una richiesta di autorizzazione ai lavori. Secondo la società l’ente comunale avrebbe omesso di convocare la conferenza dei servizi per via della presenza del vincolo paesaggistico sulla porzione di area interessata dai lavori.

La società Acquapark, ha acquisito, di propria iniziativa, i pareri favorevoli del Genio civile, vigili del fuoco, rilasciati il 7 settembre scorso, e della Soprintendenza di Siracusa, il 16 settembre scorso, mettendoli a disposizione del Comune di Melilli.

Il sindaco Giuseppe Carta replica: «Il dirigente ha ritenuto necessario un approfondimento tecnico giuridico per meglio comprendere la portata e la compatibilità territoriale del progetto presentato» e ribadisce che il Comune «sta svolgendo una accurata e corretta istruttoria». «L'amministrazione - dice il sindaco - non solo rispetta l’autonomia dell’organo dirigenziale, non volendo interferire con i tempi e i modi in cui gli uffici esaminano le pratiche, ma anche ha posto in primo piano la tutela del territorio e lo sviluppo ecosostenibile. Siamo sicuri che la situazione con il privato sarà chiarita, ma non accettiamo pressioni o recriminazioni sterili e pretestuose perché questo Comune ha cambiato passo in termini di legalità e trasparenza».

«La risposta del Comune - spiega l’amministratore unico di Acquapark - è arrivata il 2 novembre scorso, a nove mesi dall’avvio della pratica edilizia, con una lettera interlocutoria dell’ente, in cui, si fa riferimento ad ipotetici dubbi per cui si rende necessario un parere legale senza, però, indicazioni dei termini entro il quale dovrebbe essere espresso». La società, attraverso il suo legale, l’avvocato Massimo Aiello, ha chiesto l’accesso agli atti del procedimento. «Saremo costretti a chiedere il risarcimento dei danni causati dalla incomprensibile inerzia del Comune di Melilli», ha concluso l'amministratore unico.

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