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Migranti, il vescovo di Noto: "Soccorrere è un dovere"

Antonio Staglianò

«Aiutare vite in difficoltà, accresciute nei nostri territori dalla pandemia, e soccorrere vite in pericolo è un dovere a cui non si può venire meno, perché ogni persona, soprattutto se nel bisogno e in pericolo, è immagine di Dio e sua visita». Lo afferma in un messaggio Antonio Staglianò, vescovo di Noto e delegato delle chiese di Sicilia per i migranti.

«Su questa scia, - prosegue - è l’intenzione di preghiera che i vescovi di Sicilia hanno divulgato nelle parrocchie, dopo la tragedia della morte di 130 migranti: 'Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum sia mare di pace, arco di fratellanza di popoli e culture». Essa, conclude il vescovo, «si genera da un’assunzione di responsabilità a operare, ad attivare processi educativi, a porre gesti concreti perché la preghiera giunga al cuore di Dio e da Dio venga benedetta, ascoltata ed esaudita».

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