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Terreni ai clan per ottenere finanziamenti pubblici, interdittiva antimafia per 4 aziende di Siracusa

Quattro aziende della filiera agroalimentare di Carlentini hanno ricevuto una interdittiva antimafia emessa dal prefettura di Siracusa. Un provvedimento che scaturisce dall’inchiesta della procura di Siracusa, «Terre Emerse», risalente al 2015, sull'acquisizione illecita di terreni da parte di un gruppo criminale, vicino al clan Nardo di Lentini, che avrebbe anche ricevuto finanziamenti pubblici fino a 200 mila euro da parte dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.

«Durante la lunga e complessa istruttoria - spiega il prefetto Giusi Scaduto - sono emersi elementi gravi, precisi e concordanti sulla permeabilità alla criminalità organizzata mafiosa delle ditte tutte riconducibili ad un gruppo familiare coinvolto nel 2015 nell’operazione Terre emerse», eseguita dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Siracusa.

In quell'inchiesta, rimase coinvolto un notaio di Siracusa, Giambattista Coltraro, ex parlamentare regionale, recentemente condannato a 6 anni e 5 mesi di reclusione. Quanto emerso «è strategia diffusa in buona parte della Sicilia che attraverso la creazione in serie di aziende agricole contribuisce a dirottare e risorse finanziarie destinate al comparto agricolo in favore di una pluralità di soggetti ma in realtà nelle mani di pochi gruppi a carattere familiare, direttamente o indirettamente collegati ai sodalizi mafiosi», spiega il prefetto di Siracusa.

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