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Mafia e droga a Siracusa, emesse 18 condanne dalla Corte di Assise

Diciotto le condanne e tre le assoluzioni emesse in primo grado dalla Corte di Assise di Siracusa al termine del processo per mafia e droga, denominato Aretusa.

Si tratta dell’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Catania sull'esistenza di 3 gruppi criminali capaci di gestire un vasto traffico di cocaina ed hashish. Tra gli imputati c'è Gianfranco Urso, 49 anni, siracusano, che ha rimediato 21 anni di carcere, la pena più pesante emessa dai giudici.

Figlio del boss Agostino Urso, capo del clan Urso-Bottaro, ammazzato a colpi di pistola nel giugno del 1992 in uno stabilimento balneare a sud di Siracusa, il quarantanovenne è indicato dai magistrati catanesi come il capo di una delle 3 cellule, le altre erano gestite da Luigi Cavarra, morto nel 2018 poco dopo essere diventato collaboratore di giustizia e da Francesco Satornino, anche lui pentito, condannato a 9 anni.

Le condanne ammontano ad oltre 134 anni di carcere ma le richieste del pm della Dda di Catania erano state più pesanti al termine della requisitoria.

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