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Dalla realtà virtuale del videogame alle coltellate vere, minore denunciato a Siracusa

La realtà virtuale del videogame intesa come vera da due minorenni siracusani che, dopo aver giocato per ore, si sfidano nella piazza del paese a suon di vere coltellate.

Sono due assidui giocatori di un noto videogame "sparatutto", di quelli in cui il giocatore deve sparare contro tutto ciò che incontra per vincere il gioco. I due minorenni, abitanti di un piccolo centro del Siracusano, dopo aver giocato per ore sono sono dati appuntamento nella piazza principale del paese, per chiarire chi fosse il più bravo.

Spalleggiato dagli amici, i ragazzini avevano iniziato una disputa tramite cellulare inviandosi messaggi offensivi e sfidandosi ad incontrarsi realmente per dirimere la questione. Quando i due gruppi si sono trovati faccia a faccia, dagli insulti si è passati brevemente ai fatti.

Il fratello minorenne dello sconfitto al gioco, stanco di sentirlo ripetutamente apostrofare come «scarso», è intervenuto a sua difesa e ha estratto un coltello da cucina che portava con sé, colpendo il suo coetaneo e procurandogli delle ferite da taglio alla testa, «in sede laterocervicale sinistra e al cuoio capelluto», fortunatamente senza gravi conseguenze.

I carabinieri hanno svolto immediate indagini e hanno denunciato il minorenne aggressore alla procura della Repubblica per i minorenni di Catania per porto ingiustificato di arma da punta e taglio e lesioni personali.

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