"Tutti questi tragici avvenimenti interpellano la nostra coscienza su eventuali responsabilità umane, imponendo il dovere morale di predisporre e mettere in atto tutto quanto rientra nella possibilità dell’uomo per prevenire, scongiurare o limitare le devastazioni purtroppo già registrate".
Lo ha detto il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò, celebrando i funerali nella Chiesa madre di Rosolini dell’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Cappello, travolto e ucciso dall’ondata di maltempo in Sicilia dello scorso fine settimana.
"A tal riguardo - ha aggiunto - non può passare inosservato il fatto che la Regione siciliana sia in estremo ritardo nella recezione e attuazione della normativa della Legge De Marchi del 1989 e del successivo decreto legislativo 152 del 2006, che regolamentavano con chiarezza e precisione il controllo e il convogliamento delle acque meteoriche, al fine appunto di evitare disastri ambientali".