Si acuiscono le proteste contro i tagli e i trasferimenti di reparti dell'ospedale Trigona di Noto, per il processo di rifunzionalizzazione deciso dalla Regione. Sit-in e manifestazioni iniziati lunedì scorso e che proseguono anche oggi, con l'annuncio dei militanti di CasaPound, che fanno sapere di proseguire a oltranza l'occupazione del reparto di ginecologia e ostetricia, che dovrebbe essere trasferita all'ospedale di Siracusa per lasciare spazio a geriatria. Oggi in programma anche una manifestazione cittadina. "Di qui non ce ne andiamo – afferma Andrea Azzaro Insenga, coordinatore netino di CasaPound – senza la nostra occupazione il reparto di ginecologia sarebbe già stato convertito in geriatria. Sono stati diversi, infatti, i tentativi della direzione di spostare proprio come oggetti i pazienti geriatrici ricoverati al piano superiore in questo reparto di cui vogliamo evitare la dismissione. Nel caso ciò dovesse avvenire, a nulla varrebbero le proteste che in maniera pacifica ma determinata stiamo portando avanti con l’intera cittadinanza – continua – ed è proprio a tutti i cittadini che lanciamo il nostro appello: mantenete l’occupazione del reparto insieme a noi". Nei giorni scorsi, sulla rifunzionalizzazione dell'ospedale Trigona ha espresso grande preoccupazione anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che ha pubblicato una lettera aperta indirizzata all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. "Massimo sconforto da parte della comunità netina che deve subire il “saccheggio” di quel poco di sanità ancora vitale, nonostante tutto, con la solita rassicurazione che si tratta di cosa momentanea quantificando anche i tempi massimi di ripristino del mal tolto: trenta giorni - ha scritto il primo cittadino -. L’esperienza e la storia, fanno torcere il naso ai più smaliziati anche se la sottoscrizione di un documento da parte dei sanitari provinciali e l’ufficialità di un comunicato stampa aziendale, questa volta fanno ben sperare".