Il rifugio antiaereo che c'era. Anzi, che non c'è. Il lungo e stretto corridoio che collega l'aristocratica via Cavour (con ingresso dalla corte del settecentesco palazzo Astuto) e la via Mariannina Coffa, nella parte alta della città, continua ad essere sbarrato. E non dalla fine del secondo conflitto mondiale e nemmeno per gli avviati lavori di ristrutturazione, ma solo dallo scorso mese di agosto, ossia «da quando l'immobile che ricade nella proprietà del Demanio e rientra nel possesso del Comune di Noto - spiegano a palazzo Ducezio - è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, su richiesta dell'esecutivo municipale, per fronteggiare un'azione avanzata da un privato che sostiene di essere proprietario del bene». Sequestro convalidato dalla procura, ma annullato dal Tribunale del riesame a seguito del ricorso del privato. Un'azione senza fine con il Comune che ora è passato al contrattacco proponendo ricorso avanti il Tribunale di Siracusa, per la reintegrazione nel possesso ritenendosi «legittimo possessore e custode delle grotte sotterranee di palazzo Astuto.