Il tempo delle celebrazioni è lontano. Non quello dei ricordi: è la data del 13 marzo 1996. Quella notte di ventitré anni fa il massimo tempio religioso di Noto, la Cattedrale, simbolo della cristianità, investita dall'incuria e prigioniera della burocrazia, venne giù.
Fu un violento pugno allo stomaco per la comunità di fedeli e per gli amanti del bello. Quella piovigginosa notte ebbe inizio una lenta e infinita storia che tra mille incertezze sulle dirette competenze, imbarazzanti vicende giudiziarie, insufficienti finanziamenti, intoppi burocratici, ricorsi per l'affidamento dei lavori - si pronuncerà persino il Consiglio di Stato -, durerà più di undici anni.
È il 18 giugno 2007 quando il portone in bronzo della Cattedrale viene riaperto. Una data che in tanti amano ricordare: il giorno dell'inaugurazione, dell'attesa cerimonia che portò a Noto gli allora presidenti del Consiglio dei Ministri Romano Prodi e della Regione Siciliana Totò Cuffaro.
L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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