Il gip del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha rinviato a giudizio con l'accusa di truffa e peculato 14 persone, tra cui l'ex sindaco di Avola, Antonino Barbagallo.
Gli indagati, secondo la ricostruzione dei magistrati della Procura di Siracusa e degli agenti del commissariato di polizia di Avola, che hanno svolto le indagini, avrebbero usato il Comune come una sorta di bancomat per le spese elettorali o addirittura per scopi personali, come avrebbe fatto l'ex primo cittadino che, nella versione degli inquirenti, avrebbe sfruttato i dipendenti del Municipio per la costruzione della propria abitazione.
Oltre ad Antonio Barbagallo saranno sottoposti a giudizio Francesca Puglisi, ex capo di Gabinetto del comune di Avola, i figli Andrea e Simone Libro, quest'ultimo ex assessore, i dipendenti comunali Antonio Morale, Sebastiano Anselmo, Gaetano Brex, ora dirigente del comune di Siracusa, Paolo Caruso, Andrea Battaglia, i presidenti di seggio Giuseppe Grande, Nunziatina Mazzone e Maria Tiralongo, Salvatore Calvo, ed il presidente dell'associazione SuperAbili Giuseppe Cataudella.