"Pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio". Così mons. Stefano Russo, segretario Cei, spiega la disponibilità della Chiesa a farsi carico - attraverso Caritas - dei minori che si trovano a bordo della Sea Watch. "La nostra voce - aggiunge - si unisce a quella della Chiesa di Siracusa, come pure di altre Istituzioni, Associazioni e Comunità impossibilitate a distogliere ancora lo sguardo da queste vittime". Gli appelli a sbarcare soprattutto i minori sono continui. Anche l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), l'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e l'unicef esprimono "grave preoccupazione per la situazione dei 47 migranti e rifugiati soccorsi lo scorso sabato dalla nave SeaWatch3, ai quali non è stato ancora garantito un porto di approdo sicuro. La nave si trova adesso in acque italiane dove ha potuto cercare riparo dalle difficili condizioni meteo che stanno interessando il Mediterraneo in questi giorni. La situazione a bordo è critica in quanto, non essendoci abbastanza posto all'interno dell'imbarcazione, alcune delle persone sono obbligate a restare all'esterno, sul ponte. Questa situazione non può essere protratta a lungo, soprattutto in un periodo difficile come quello invernale, con basse temperature e mare mosso". "Preoccupa in particolare - prosegue la nota di Oim, Unhcr e Unicef - la situazione dei minori non accompagnati, in tutto 13, che si trovano sulla nave e per i quali è d'obbligo attivare quanto prima misure di protezione e tutela adeguate, in linea con le convenzioni internazionali". Anche il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha ribadito la volontà di accogliere i migranti: "Non si può tenere la Sea Watch in questa condizione a 15 minuti dalla costa - aggiunge - non conosco le ragioni per cui é stato impedito alla nave di entrare nel porto di Siracusa. Nella sede della Capitaneria di porto è presente il difensore dei diritti dei bambini del comune di Siracusa Carla Trommino per verificare la documentazione relativa ai minori a bordo della Sea watch che potrebbero sbarcare". Questa mattina intanto alcune associazioni con l'hastag #Facciamoliscendere diffuso sui social hanno organizzato un presidio sulla costa della Baia di Siracusa per chiedere lo sbarco dei migranti.