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Siracusa, istigazione a delinquere: indagato il deputato Gennuso

Giuseppe Gennuso

Gli agenti del commissariato di Pachino hanno notificato un avviso di conclusioni indagini al deputato regionale e segretario siciliano dei Popolari e autonomisti Giuseppe Gennuso, accusato di istigazione a delinquere commessa durante una manifestazione pubblica a Pachino, nel Siracusano.

L’episodio si riferisce al 30 marzo scorso quando davanti al municipio di Pachino si tenne una manifestazione organizzata da Luigi Gennuso, rappresentante legale del Consorzio Granelli.

Un consorzio nato per gestire in forma privata la distribuzione di acqua potabile alle abitazioni che si trovano nelle contrade Granelli, Chiappa, Costa dell’Ambra e Carrata a Pachino. Quel giorno il parlamentare regionale si era attorcigliato una catena ai polsi e aveva rilasciato un’intervista accusando il sindaco di Pachino per la mancata erogazione dell’acqua in contrada Granelli.

Secondo quanto spiegato dalla polizia, Gennuso riferendosi al primo cittadino «con toni accesi, istigava pubblicamente tutti i presenti a 'linciarlo e ad andare oltrè». Gli agenti avevano segnalato l’episodio alla Procura.

«Se il deputato di zona non può manifestare per il proprio territorio, significa mettere il bavaglio alla libertà di pensiero e di espressione», ha commentato Gennuso dopo l’avviso di conclusione indagini della polizia per istigazione a delinquere.

«Ho scoperto a distanza di quattro mesi - spiega - di essere indagato dalla Procura di Siracusa per una manifestazione che da parlamentare mi era stata sollecitata da centinaia di famiglie che vivono a Granelli e che sono rimaste senz'acqua. Si è trattato di una manifestazione pacifica, dove non è stato torto un capello a nessuno».

«Mi sono simbolicamente incatenato in segno di protesta, ho pure espresso il mio pensiero, ma senza mai incitare le persone che si trovavano davanti al municipio di Pachino a usare violenza. Dimostrerò nelle sedi competenti la forma di ricatto da parte del sindaco di Pachino, Roberto Bruno, nei confronti di un consigliere comunale di opposizione e di un cittadino di Pachino, riguardante l’approvvigionamento idrico a Granelli».

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