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Giro di vite contro il caporalato nel Siracusano, sospesa un'azienda agricola

caporalato

Controlli a tappeto in diverse aziende agricole di tutta la provincia di Siracusa per contrastare il fenomeno del lavoro nero e del traffico di esseri umani.

Al centro degli accertamenti  della polizia di stato è finita un'azienda agricola di Pachino, all'interno della quale erano impiegati 40 stranieri, tutti regolari nel territorio nazionale, ad eccezione di un tunisino al quale è stato notificato un decreto di rifiuto di permesso di soggiorno emesso dal questore di Ragusa.

A Lentini, invece, gli agenti hanno riscontrato che i prodotti lattiero-caseari di un'azienda agricola erano privi di tracciabilità,  lavorati in condizioni igienico sanitarie non idonee e in assenza delle procedure di autocontrollo, per cui sono stati sequestrati e distrutti. È stata sospesa, pertanto, l'attività imprenditoriale dell'azienda agricola e due cittadini stranieri di nazionalità albanese, irregolari sul territorio nazionale, sono stati espulsi con decreto del prefetto e con ordine del questore.

Nel corso delle indagini, gli agenti del commissariato di Lentini hanno denunciato M.E., di 55 anni, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'indagato avrebbe tratto un ingiusto profitto dalla condizione di irregolarità in cui versava un cittadino albanese impiegato nella sua azienda, finita sotto controllo. Il titolare dell'azienda è stato anche denunciato per la mancanza di autorizzazione sanitaria e per le gravi carenze igieniche riscontrate nella gestione del caseificio.

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