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"Sistema Siracusa", un altro fronte di indagine

Massimo Carrubba

AUGUSTA. L’ex sindaco di Augusta Massimo Carrubba ha presentato un esposto alla Procura di Messina ritenendosi vittima del cosiddetto «Sistema Siracusa», fatto di campagne giornalistiche diffamatorie e indagini pilotate che risalirebbero al periodo in cui ha amministrato Augusta, ovvero dal 2003 al 2012.

Un metodo che è emerso nelle ultime settimane a Siracusa coinvolgendo, tra gli altri, l’ex pm Giancarlo Longo, oggi ai domiciliari, ma soprattutto l’avvocato augustano Piero Amara, ancora in carcere, considerato dalla Procura di Messina il vero deus ex machina, figlio di Pippo Amara, che Massimo Carrubba più volte, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Zuppello, per annuncio l’iniziativa giudiziaria, ha nominato ricordando quanto scritto in atti processuali datati nel tempo, non recenti in cui si parla «del piano dell’Amara di utilizzare qualunque sistema per sconfiggere l’avversario».

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