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Siracusa, interventi in programma per 7 strade interprovinciali

SIRACUSA. Interventi su sette strade della provincia di Siracusa: sono gli investimenti per un totale di 47 milioni di euro che saranno destinate alla viabilità.

Per il territorio siracusano ci sono le somme che saranno destinate alla “Palazzolo-Giarratana” per circa 2 milioni, una delle strade più importanti della zona montana, per molto tempo chiusa dopo la frana che nel 2012 ha fatto crollare parte della carreggiata e al centro di numerose proteste da parte degli agricoltori e degli allevatori che risiedono nella zona.

Dopo tanti tentativi di intervento, di sistemazione della strada di collegamento con i comuni del Ragusano adesso l’approvazione del finanziamento che sarà necessario per completare i lavori e quindi consentirne la messa in sicurezza. Il finanziamento totale riguarda anche altre strade della provincia e fa parte del Piano di azione e coesione - Poc, il Programma operativo complementare approvato in Commissione Bilancio e poi dall’Assemblea regionale siciliana.

A presentare gli interventi che riguarderanno la provincia ma anche molte altre zone dell’Isola è stato il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio. Le risorse sbloccate e contenute in questa delibera sono in tutto circa un miliardo e 900 milioni di euro.

Tra le altre strade provinciali in cui si interverrà ci sono la “Lentini-Carlentini-Agnone” dove verranno realizzati i lavori sul cavalcaferrovia di Agnone; la provinciale 51 per i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte San Nicola-Belludia; la “Cassaro-Ferla-Buccheri” dove le risorse verranno impiegate per la ricostruzioni dei muri di sostegno e il manto stradale; la “Priolo-Augusta” all’altezza dello svincolo ex Asi; la provinciale “Lentini-Scordia”; la “Portopalo-Marzamemi” dove si interverrà per il ripristino delle protezioni. Alcune di queste strade come la provinciale “Palazzolo – Giarratana” erano state già inserite tra quei lavori che la Provincia aveva considerato come fondamentali per la sicurezza.

Nel testo della delibera sono state fatte anche delle modifiche con l’aumento di 25 milioni di euro delle risorse destinate ai cantieri di lavoro a favore degli enti di culto, la salvaguardia di tutte le risorse destinate alle Politiche attive del lavoro, l’aumento di 25 milioni di euro delle risorse destinate alla realizzazione delle vie di fuga. Tra queste potrebbe esserci anche la realizzazione della “park way” cioè del tunnel di collegamento fra la balza di Epipoli e la strada Statale 124 “Siracusa-Floridia” che come ha più volte spiegato Vinciullo dovrebbe servire per l’ospedale di Siracusa, in particolare per la nuova costruzione, in quanto permetterebbe un collegamento più facile con la statale, come anche le risorse per la nuova struttura della caserma dei Vigili del fuoco e l’inserimento dei soggetti beneficiari anche nelle aree Snai, strategia nazionale aree interne.

“È questo l’ultimo atto - ha spiegato Vinciullo -, che ho fatto approvare dalla Commissione prima di passare all’opposizione, perché era inserito, in maniera sostanziale, nell’approvazione del bilancio 2016”. Somme anche per la “Catania-Lentini-Ragusa”, nelle sue varie articolazioni per un totale di 220 milioni di euro. Vinciullo sottolinea poi come sia importante adesso che si facciano i progetti in modo da appaltare i lavori e così realizzarli.

Tra gli altri investimenti previsti ci sono poi 115 milioni di euro per gli investimenti da parte degli Enti locali; 20 milioni di euro per i cantieri di servizio in favore dei Comuni; 50 milioni di euro per i cantieri di lavoro a favore dei Comuni fino a 150 mila abitanti; 10 milioni di euro per borse di lavoro trimestrali per i disoccupati; 30 milioni di euro di euro per investimenti da parte dei Consorzi comunali; 15 milioni di euro per incentivare la raccolta differenziata; 334 milioni di euro per la depurazione delle acque reflue, quindi anche Augusta; 250 milioni di euro per il completamento delle operazioni previste dal Po Fesr 2007-2013; 150 milioni di euro per il dissesto idrogeologico.

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