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Intimidazione a ex assessore, venerdì fiaccolata a Rosolini

ROSOLINI. «Con questa azione a perderci non sono io ma bensì una città intera». Stanco, un po' deluso, sicuramente provato dall'intensa giornata trascorsa tra caserma dei carabinieri e attestati di stima ricevuti da tutti gli schieramenti. Paura "no", anche se non pensava di trovare persone in grado di coinvolgere gli affetti familiari al suo operato politico. Nonostante la giornata "movimentata", lunedì sera, l'ex assessore comunale di Rosolini, Carmelo Di Stefano ha accettato di partecipare alla conferenza che si è tenuta nella sede del movimento «Piazza Civica» di corso Savoia.

Con la tenacia che lo con traddistingue, Di Stefano ha cercato di scuotere la città a seguito del grave atto intimidatorio subito nella mattinata dopo che sono stati fatti trovare una testa di agnello e una cartuccia di fucile sopra il cofano della sua auto parcheggiata in via Scicli, a pochi passi dalla sua abitazione.

«La città necessita di uno scatto d' orgoglio -ha detto Di Stefano-, perché purtroppo a vincere oggi sono gli inciuci nei consigli comunali e le maggioranze tenute con affari loschi che vanno a perpetrarsi continuamente. A perdere, invece, è la libertà di opinione. Non può succedere che ancora oggi un cittadino che esprime liberamente il proprio pensiero viene punito con un gesto tipico della vecchia mafia corleonese, un simbolo di morte per ciò che si è detto o fatto. La città si deve ribellare e fare sentire la propria voce.

Ed invece è rimasta in silenzio quando si è usata violenza con l' istallazione di un impianto di serre -tunnel, quando un ente regionale non ha fatto niente per salvaguardare un bene della città, quando in consiglio comunale viene mantenuto un equilibrio a discapito dei cittadini».

«Piazza Civica» ha annunciato una fiaccolata che si svolgerà venerdì alle 19,30, e partirà da piazza Garibaldi. «Chiediamo la partecipazione in massa di tutti i cittadini, politici e non, di qualsiasi formazione politica, associazioni, scolaresche - ha detto Pippo Incatasciato, leader del movimento -. Rosolini non può inginocchiarsi di fronte a questi atti che si ripetono ormai con regolarità.

Quello a Di Stefano, infatti, è solo l' ultimo di numerosi atti delinquenziali che hanno colpito il mondo politico. Nel corso dell' amministrazione Savarino sono stati ben 13 gli atti intimidatori, e adesso si sta continuando, non ultimo il taglio dei pneumatici alla consigliera Tina Cicciarella alla fine di un consiglio comunale. Bisogna dare una risposta a chi crede di poter intimidire in questo modo le persone perbene che esprimono liberamente il proprio pensiero. Condanniamo fortemente quest' atto intimidatorio».

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