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Anziano picchiato e bruciato a Siracusa, il quartiere: "Non lo lasceremo solo"

SIRACUSA. I riflettori investigativi  nell'inchiesta su Giuseppe Scarso, 80 anni, che un gruppo di  criminali nove giorni fa ha aggredito in casa a Siracusa  dandogli fuoco, sono puntati su alcuni giovani del quartiere  Mazzarrona che si trova a poche centinaia di metri in linea  d'aria da Ronco II a Servi di Maria dove si trova l'abitazione  della vittima. Sembra che gli investigatori stiamo chiudendo il  cerchio attorno ad un numero ristretto di giovani.

Ieri mattina nel corso dell'omelia durante la celebrazione  eucaristica padre Felice, parroco della chiesa di Grottasanta,  ha sottolineato: «Non possiamo dare nelle nostre famiglie ai  nostri figli solo cose. Dobbiamo dare i valori. I valori sono il  rispetto dell'uomo, della donna, degli indifesi, il rispetto  degli anziani.  Il rispetto dell'altro. Come cristiani siamo  chiamati a vendere questi valori».

Nel quartiere Grottasanta qualche voce si leva per invocare  un cambiamento. «Sicuramente organizzeremo una festa di  bentornato a Don Pippo - dice Pamela La Mesa, presidente di  circoscrizione - La sensibilità dei residenti di Grottasanta è  già stata sperimentata quando ad esempio è stata vandalizzata la  scuola di via Algeri. I residenti hanno ripulito i locali per  permettere che i loro figli andassero a scuola. È un caso di  criminalità, un folle gioco che non dovrebbe accadere. Anche se  Scarso non ci aveva mai detto nulla la circoscrizione gli sarà  vicino, non lo lasceremo solo».

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